Deciso passo indietro della compagine di Ventura, che nel primo tempo si limita a contenere gli avversari, i quali sicuramente, oltre alla miglior tecnica e miglior fisicità , hanno fatto vedere anche una cattiveria agonistica superiore. Cattiveria che l’autore delle prime due reti ha messo in ogni azione sia con la palla, sia senza, rischiando a più riprese l’espulsione che Doveri gli ha gentilmente risparmiato.
Nella ripresa poi l’arbitro ha cambiato metro di giudizio e non ha esitato un attimo a espellere Molinaro, autore di due falli di gioco per niente paragonabili ai falli antisportivi dell’attaccante avversario, il successivo due a zero ha poi chiuso la partita.
Però quello che purtroppo è mancato è stato l’atteggiamento, la convinzione che si deve avere in un derby, la convinzione che si deve avere in una gara secca di un torneo che porta a un posto in Europa. L’inizio della ripresa è stato emblematico: gli avversari sono entrati in campo con una cattiveria agonistica che avrebbe dovuto mettere in campo il Torino, che doveva recuperare il risultato. I granata sabato avevano riposato, ma non hanno fatto vedere in campo questa maggiore freschezza che avrebbero dovuto avere.
L’unica nota nuova c’è stata nel vedere Ichazo all’opera in una partita vera. Il portiere mi è sembrato avere una sicurezza che fa ben sperare per il futuro: incolpevole nei primi tre gol, forse poteva fare meglio sulla punizione di Pogba ma non mi è sembrato un errore da bocciatura.
Adesso occorre decisamente invertire la rotta e vincere senza se e senza ma la prossima partita, per arrivare alle vacanze natalizie in una posizione di classifica dignitosa. Rimane comunque l’amarezza: queste partite vengono troppo spesso giocate male dai granata e arbitrate a senso unico per gli avversari.